NATALE. MESSA DELLA NOTTE – ANNO B

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Gloria

Gloria. Gloria

Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra
agli uomini di buona volontà (bis)

 

Noi ti lodiamo

ti benediciamo

ti adoriamo

ti glorifichiamo

ti rendiamo grazie per la

tuo gloria immensa,
Signore Re del Cielo
Dio Padre onnipotente

 

Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra
agli uomini di buona volontà (bis)

 

Signore Figlio unigenito

Gesù Cristo

Signore Agnello di Dio

Figlio del Padre

Tu che togli i peccati del mondo

abbi pietà di noi

tu che togli i peccati del mondo

accogli la nostra supplica

tu che siedi alla destra del Padre
abbi pietà di noi

 

Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra
agli uomini di buona volontà (bis)

 

Perché tu solo il Santo

tu solo il Signore

tu solo l’Altissimo

Gesù Cristo

con lo Spirito Santo nella

gloria di Dio Padre
Gloria, gloria

Gloria a Dio nell’alto dei cieli
e pace in terra
agli uomini di buona volontà (bis)

Gloria, gloria.

 

Colletta

Preghiamo.

Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.

O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

Prima Lettura    Is 9,1-6

Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

 

Salmo responsoriale  dal Salmo 95 (96)

Rit. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Rit.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Rit.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Rit.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Rit.

 

Seconda Lettura    Tt 2,11-14

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

 

Canto al vangelo

Alleluja, alleluja, alleluja, alleluja.
Alleluja, alleluja.

 

Gesù è nato tra gli uomini,
venite adoriamo il nostro Signor.
Egli è la stella che illumina i popoli,
è il nostro Redentor.

VANGELO  Lc 2,1-14

Dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te, o Signore.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.  Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

 

La professione di fede

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

 

Oggi
è nato per voi
un Salvatore,
che è
Cristo Signore

 

 

La nostra preghiera di oggi

Dinanzi al mistero del Natale, benediciamo il Signore che compie meraviglie.

  • Signore Gesù questa notte l’annuncio dell’incarnazione illumina tutti i cuori:
    – fa’ che tutti gli uomini e le donne della terra siano raggiunti dalla buona notizia di un Dio che li ama.
  • Signore Gesù sei venuto nella carne a Betlemme perché possiamo incontrarti e vivere nella tua pace:
    – vinci le nostre paure, rendici capaci di costruire ponti di umanità, si realizzi la pace vera nei cuori e nelle nostre comunità.
  • Signore Gesù ti sei spogliato della tua divinità per assumere un corpo di uomo:
    – ogni uomo ritrovi in te la fiducia nonostante le proprie debolezze, e la speranza dopo ogni caduta.
  • Signore Gesù ti sei fatto povero per amore:
    – ciascuno di noi ti riconosca nei poveri e sia capace di una vita di comunione con tutte le creature.
  • Signore Gesù hai voluto consegnarti al mondo per mostrarci la misericordia del Padre:
    – la terra, vinta ogni divisione e discordia, canti il tuo perdono ed esulti di gioia.

(Tutti): Aiutaci, o Dio, a vivere sempre il Natale del tuo Figlio: nell’attesa della preghiera, nell’impegno per il tuo Regno e nella fraternità con tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Canto all’offertorio

SEGNI DEL TUO AMORE

Mille e mille grani nelle spighe d’oro
mandano fragranza e danno gioia al cuore,
quando, macinati, fanno un pane solo:
pane quotidiano, dono tuo, Signore.
Rit.   Ecco il pane e il vino, segni del tuo amore.
         Ecco questa offerta, accoglila Signore:
         tu di mille e mille cuori fai un cuore solo,
         un corpo solo in te
         e il Figlio tuo verrà, vivrà
         ancora in mezzo a noi.

Mille grappoli maturi sotto il sole,
festa della terra, donano vigore,
quando da ogni perla stilla il vino nuovo:
vino della gioia, dono tuo, Signore.
Rit.

Santo

Santo, Santo, Santo, Santo,
Santo, Santo, Santo, Santo
Santo è il Signore Dio dell’universo
i cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.
Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.

Benedetto è colui che viene nel nome del Signore.

Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.
Osanna osanna
osanna nell’alto dei cieli.

Scambio della Pace

Pace sia, pace a voi la tua pace sarà
sulla terra com’è nei cieli
pace sia, pace a voi la tua pace sarà
gioia nei nostri occhi, nei cuori.
Pace sia, pace a voi la tua pace sarà
luce limpida nei pensieri
pace sia, pace a voi la tua pace sarà
una casa per tutti.

 

“Pace a voi”: sia il tuo dono visibile
“Pace a voi”: la tua eredità
“Pace a voi”: come un canto all’unisono
che sale dalle nostre città.

 

“Pace a voi”: sia un’impronta nei secoli
“Pace a voi”: segno d’unità
“Pace a voi”: sia l’abbraccio tra i popoli
la tua promessa all’umanità.

Agnello di Dio

 

Antifona alla comunione

Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola che abbiamo ricevuto dicendo insieme:

Oggi, nella città di Davide, è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,11)

 

Comunione

PER AMORE

Questa notte noi seguiamo la stella
che ci guida dove nascerà un uomo
che nel mondo verrà per portare in terra
pace e libertà, per donare a tutti
il suo amore vero, l’Amore vero.

È una notte di gioia che illuminerà
il tuo cammino nella vita e le risposte ai tuoi perché.
Sentirai l’amore crescere in te
perché Dio si è fatto uomo, ci dona Amore.

Betlemme, sai, non è lontana, è nel tuo cuore,
nella tua casa, è nel fratello che ha bisogno,
nel malato abbandonato.
È in te, è in te che Dio si fa uomo.

Nasce in mezzo a noi il Salvatore.
È Dio che ci dona amore
E nel fratello troverai l’immagine di Cristo
che nasce per te.

E saremo una cosa sola, fratelli nell’amore.
Cristo nascerà nei nostri cuori
ogni giorno della nostra vita.

È nato in mezzo a noi il Salvatore.
È Dio che ci dona amore, amore.
E nella pace troveremo la forza che Lui ci darà
per cambiare l’umanità.

E saremo una cosa sola, fratelli nell’amore.
Cristo nascerà nei nostri cuori
ogni giorno della nostra vita.

Per amore, per amore, per amore, per amore,
per amore, per amore, per amore, per amore.

TU SCENDI DALLE STELLE

Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo
e vieni in una grotta al freddo e al gelo;
o Bambino mio divino io ti vedo qui a tremar.
O Dio beato, ahi! quanto ti costò
l’averci amato!

A Te che sei nel mondo, il Creatore
mancano panni e fuoco o mio Signore;
caro eletto pargoletto quanto questa povertà.
Più m’innamora giacché ti fece amor,
povero ancora!

Ma se fu tuo volere, il tuo patire
perché vuoi pianger poi, perché vagire?
Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò?
O Gesù mio, perchè tanto patir
per amor mio!

Tu piangi per vederti, da me ingrato
dopo sì grande amor sì poco amato.
O diletto del mio petto se già un tempo fu così
or Te sol bramo caro non pianger più
ch’io t’amo e bramo!

Tu dormi o mio Gesù, ma intento il cuore
non dorme, no, ma veglia a tutte l’ore.
Deh! mio bello e puro agnello, a chi pensi dimmi Tu.
O amore immenso solo a morir per Te
rispondi, io penso!

Dunque a morir per me, Tu pensi o Dio
e chi altri fuor di Te amar poss’io?
O Maria speranza mia, s’io poc’amo il tuo Gesù.
Non ti sdegnare, amalo tu per me
ch’io non so amare!

Canto finale

GLI ANGELI DELLE CAMPAGNE

Gli angeli delle campagne
cantano l’inno “Gloria in ciel”
e l’eco alle montagne
ripete il canto dei fedel.

Gloria in excelsis deo (2 volte)

Finalmente il bimbo è nato
e Maria sorride già,
una stella ha guidato
i pastori qui a pregar.

Gloria in excelsis deo (2 volte)

Oggi è nato in una stalla
nella notturna oscurità
Egli il Verbo s’è incarnato
e venne in questa povertà.

Gloria in excelsis deo (2 volte)

O pastori che cantate
dite il perché di tanto onor
qual Signore, qual Profeta
merita questo gran splendor?

Gloria in excelsis deo (2 volte)

È una notte fredda e chiara
e una voce dice che
per chi è semplice di cuore
la salvezza ora c’è!

Gloria in excelsis deo (2 volte)

Per la preghiera a casa

Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: la nostra vocazione di figli di Dio (1Giovanni 5; Romani 8; Efesini 1).

Letture di domenica prossima, 1 Gennaio – Maria, madre di Dio e giornata della pace
Numeri 6, 22-27; Salmo 66 (67); Lettera ai Galati 4,4-7; Luca 2,16-21

L’uomo è un’infinita possibilità
L’umanità è rara. Cristo è un uomo! Cristo è l’archetipo umano: «Ecce, homo», ecco l’uomo. E questa è la scoperta del Natale: è apparsa questa umanità ed è in questa pienezza di umanità che si rivela la divinità.
Quindi tutta la storia del mondo si svolge intorno all’uomo. Per questo Dio non abbandona mai l’uomo. Perché è il segno della sua manifestazione; là dove riesce. Difatti il regno di Dio che presiede tutta la creazione non è che il regno dell’umanità realizzata: il regno della pace, cioè gli uomini composti nella pace; il regno dell’amore, cioè il regno degli uomini che si amano; il regno della libertà e della dignità.
Questa è la ragione per cui Dio crea, la ragione per cui s’incarna, la ragione per cui compie, svolge questa storia della salvezza. Difatti tutta la storia del mondo è: facciamo l’uomo, salviamo l’uomo, rendiamo felice l’uomo. E tutto Dio è impegnato in quest’opera di umanità. Non c’è un’azione di Dio che non sia volta all’umanità. Tutta la creazione termina alla comparsa dell’uomo; anzi, la creazione dell’uomo non è altro che il riassunto di tutta la creazione, per questo l’uomo è fatto dal fango della terra. Non è un disprezzo, è la creazione che arriva alla consapevolezza di sé. Tutta la creazione.
Tutta la rivelazione è per salvare l’uomo. Difatti, appena caduto, arriverà una donna, partorirà un figlio, e questi ingaggerà battaglie. Tutta la grazia di Dio è data per l’uomo. Non c’è nulla che Dio faccia per se stesso.
Lo stesso Spirito Santo è la difesa dell’uomo, è l’avvocato dell’uomo, è il consolatore dell’uomo, il conforto. Questo è il significato dello Spirito Santo, il Paraclito è colui che difende l’uomo.
Quindi tutto questo è il centro e perciò non dobbiamo meravigliarci. I pastori dicevano: andiamo a vedere cosa è successo. Sono andati a vedere e hanno scoperto un bambino; l’umanità che ricomincia da capo.
«Un bambino avvolto nelle fasce». Secondo la liturgia orientale la cuna è sempre paragonata alla bara e già, in questo bambino avvolto in fasce, la chiesa d’Oriente scopre colui che poi sarà avvolto nella Sindone. E difatti la passione di Cristo comincia con il Natale, comincia con la nascita.
Io ho una poesia dove dico: «Tu non avevi lacrime, / a noi era dato piangere, / forse questo ti ha sospinto tra noi?». È venuto a condividere il dolore dell’uomo, è venuto a condividere la condizione umana, ad assumere su se stesso il peccato del mondo, ad offrirsi perché l’uomo sia salvo. Tutta l’azione di Dio è questo! E così è per tutto il resto. I1 regno eterno è per la glorificazione dell’uomo. Sarebbe bene che noi pensassimo a queste cose perché, allora, si capisce il senso del Natale.
Per questo sono annunciati al mondo come una grande gioia. Eppure, stranamente, è una gioia drammatica, è una storia che non trova facilmente consensi. Nel prologo di san Giovanni abbiamo addirittura un conflitto: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… Egli era la luce, la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… La luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta», che in fondo è la vita come un bene in conflitto contro il male. È questo: il bene è sempre luminoso, il male è sempre tenebroso, sempre. E addirittura c’è un conflitto di luce e di tenebra, come il conflitto del giorno e della notte.
E poi, l’uomo che viene a prendere testimonianza di questa luce. La profezia che si avvera in Giovanni. «Questa luce veniva nel mondo, luce vera che illumina ogni uomo». Cosa vuol dire che illumina ogni uomo? Vuol dire che l’uomo scopre il senso della sua esistenza, scopre la dimensione infinita del suo essere, scopre le ragioni del suo operare e magari anche del suo soffrire, le ragioni della sua dignità, della sua grandezza. E la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo, altrimenti voi non sapete perché generate, non sapete perché concepite, non sapete perché vivete. È il Natale, la ricchezza e la pregnanza del Natale.
(da «Dialogo tra cielo e terra» di David Maria Turoldo, pagg. 62-65)

PROSSIMAMENTE

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