TUTTI I SANTI – ANNO A
Ricordati di mettere il cellulare in modalità “aereo” per non disturbare e non essere disturbato.
Canto
Riti di accoglienza
Che nome date ai vostri bambini?
Giorgia. Lorenzo.
Per Giorgia e Lorenzo che cosa chiedete alla Chiesa di Dio?
Il Battesimo.
Cari genitori,
chiedendo il Battesimo per i vostri figli,
voi vi impegnate a educarli nella fede,
perché, nell’osservanza dei comandamenti,
imparino ad amare Dio e il prossimo,
come Cristo ci ha insegnato.
Siete consapevoli di questa responsabilità?
Sì.
E voi, padrini e madrine,
siete disposti ad aiutare i genitori
in questo compito così importante?
Sì.
E tutti voi, cari fratelli e sorelle,
volete essere una comunità di fede e di amore
per essere testimoni di Cristo per questi bambini?
Sì.
Cari Giorgia e Lorenzo,
con grande gioia
la nostra comunità cristiana vi accoglie.
In suo nome io vi segno con il segno della croce.
E dopo di me anche voi, genitori e padrini,
farete sul vostro bambino il segno di Cristo Salvatore.
E, senza nulla dire, traccia sulla fronte di ogni bambino il segno di croce. Quindi invita i genitori, ed eventualmente i padrini, a ripetere il suo gesto.
Gloria
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
Dio onnipotente ed eterno, che ci doni la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Ap 7,2-4.9-14
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 23 (24)
Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Rit.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Rit.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Seconda Lettura 1Gv 3,1-3
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo Mt 11,28
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Mt 5,1-12a
Dal Vangelo secondo Matteo
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.
Beati i poveri
in spirito,
perché di essi
è il regno dei cieli
La nostra preghiera di oggi
Per la grazia di Cristo noi siamo concittadini dei santi e familiari di Dio. Rivolgiamo al Signore la nostra preghiera, perché ognuno di noi realizzi la vocazione di santità alla quale è chiamato.
- Tu hai proclamato beati i perseguitati per il tuo nome:
– sostieni e rallegra i cristiani che sono nella prova. - Tu hai chiamato a seguirti uomini e donne, perché annunciassero la tua morte e la tua resurrezione:
– fa’ che proclamiamo agli uomini che tu sei Vivente. - Tu ci hai fatto sale della terra, luce del mondo e città sul monte:
– fa’ che siamo santi come tu sei Santo. - Tu hai dichiarato fratello, sorella e madre chi ascolta la tua parola e la mette in pratica:
– conforma le nostre parole e azioni alla tua volontà. - Tu sei glorificato dai poveri e dagli umili e sei testimoniato dai miti e dagli operatori di pace:
– donaci la beatitudine di essere tuoi servi e artigiani della tua pace. - Tu ci doni la libertà di amarci gli uni gli altri perché il mondo riconosca che siamo tuoi discepoli:
– riunisci i cristiani in un’unica chiesa. - Tu vuoi che tutti gli uomini siano salvati:
– ravviva la comunione dei santi tra l’assemblea festosa dei cieli, con e nostre sorelle e i nostri fratelli defunti, e noi che ti confessiamo ancora sulla terra. - Tu ci mostri che il senso della vita è servirti nei fratelli:
– fa’ che la nostra comunità possa essere esempio di fede e di amore per Giorgia e Lorenzo che oggi ricevono il Battesimo.
Santa Maria, Madre di Dio,
– prega per noi.
San Giovanni Battista,
– prega per noi.
San Giuseppe,
– prega per noi.
Santi Pietro e Paolo,
– pregate per noi.
Santa Giorgia,
– prega per noi.
San Lorenzo,
– prega per noi.
Santi tutti di Dio,
– pregate per noi.
ORAZIONE DI ESORCISMO E UNZIONE PREBATTESIMALE
Dio onnipotente, tu hai mandato il tuo unico Figlio per dare all’uomo, schiavo del peccato, la libertà dei tuoi figli; umilmente ti preghiamo per Giorgia e Lorenzo, che fra le seduzioni del mondo dovranno lottare contro lo spirito del male: per la potenza della morte e risurrezione del tuo Figlio, liberali dal potere delle tenebre, rendili forti con la grazia di Cristo, e proteggili sempre nel cammino della vita. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Vi ungo con l’olio, segno di salvezza: vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Dopo questa formula, il sacerdote, in silenzio, fa l’unzione con l’olio dei catecumeni sul petto dei singoli battezzandi.
Liturgia Battesimale
Padre misericordioso, dal fonte del Battesimo hai fatto scaturire in noi la nuova vita di figli.
Gloria a te, o Signore!
Tu dall’acqua e dallo Spirito Santo fai di tutti i battezzati un solo popolo di Cristo.
Gloria a te, o Signore!
Tu infondi nei nostri cuori lo Spirito del tuo amore per darci la libertà e la pace.
Gloria a te, o Signore!
Tu chiami i battezzati perché annuncino con gioia il Vangelo di Cristo nel mondo intero.
Gloria a te, o Signore!
Per il mistero di quest’acqua santificata dal tuo Spirito, fa’ rinascere a vita nuova Giorgia e Lorenzo, che tu chiami al Battesimo nella fede della Chiesa, perché abbiano la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RINUNCIA A SATANA E PROFESSIONE DI FEDE
Cari genitori, padrini e madrine, Giorgia e Lorenzo che voi presentate stanno per ricevere il Battesimo.
Nel suo amore Dio darà loro una vita nuova e rinasceranno dall’acqua e dallo Spirito Santo.
A voi il compito di educarli nella fede, perché la vita divina che ricevono in dono sia preservata dal peccato e cresca di giorno in giorno.
Se dunque, in forza della vostra fede, siete pronti ad assumervi questo impegno, memori delle promesse del vostro Battesimo, rinunciate al peccato, e fate la vostra professione di fede in Cristo Gesù: è la fede della Chiesa nella quale i vostri figli vengono battezzati.
Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
Rinuncio.
Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinuncio.
Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?
Rinuncio.
Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo.
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo.
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo.
Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore.
Amen.
BATTESIMO
Volete dunque che N. riceva il Battesimo nella fede della Chiesa che tutti insieme abbiamo professato?
Sì, lo vogliamo.
N., io ti battezzo nel nome del Padre
e del Figlio
e dello Spirito Santo.
UNZIONE CON IL SACRO CRISMA
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, vi ha liberato dal peccato e vi ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, unendovi al suo popolo; egli stesso vi consacra con il crisma di salvezza, perché inseriti in Cristo, sacerdote, re e profeta, siate sempre membra del suo corpo per la vita eterna.
Amen.
CONSEGNA DELLA VESTE BIANCA E DEL CERO ACCESO
Giorgia e Lorenzo siete diventati nuova creatura, e vi siete rivestiti di Cristo. Questa veste bianca sia segno della vostra nuova dignità: aiutati dalle parole e dall’esempio dei vostri cari, portatela senza macchia per la vita eterna.
Amen.
Ricevete la luce di Cristo.
A voi, genitori, e a voi, padrini e madrine, è affidato questo segno pasquale, fiamma che sempre dovete alimentare.
Abbiate cura che i vostri bambini, illuminati da Cristo, vivano sempre come figli della luce; e perseverando nella fede, vadano incontro al Signore che viene, con tutti i santi, nel regno dei cieli.
RITO DELL’« EFFETA »
Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre.
Amen.
Canto all’offertorio
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola che abbiamo ricevuto dicendo insieme:
Beati i puri di cuore: vedranno Dio. Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,8-10)
Comunione
Preghiera per la pace
O Maria, Regina della pace:
fa’ che non ci stanchiamo mai
di pregare, sperare, operare
per la grazia, la pace
e la prosperità di tutti i popoli.
O Regina dei patriarchi e dei profeti
guidaci sul sentiero di Isaia:
sentiero di unità per la famiglia di Abramo,
sentiero di pace per Gerusalemme
e per il mondo intero.
O Maria del silenzio
e della preghiera di Nazareth
aiutaci ad inserire, con la preghiera,
nei problemi più drammatici della storia
un lievito invisibile di grazia,
di speranza e di pace.
O Maria Regina della pace
Prega per noi.
(Opera per la Gioventù Giorgio La Pira)
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: il capitolo 1 della lettera agli Efesini. Ringraziamo Dio per il disegno di salvezza concepito fin dall’eternità, disegno manifestato in Cristo e nella Chiesa chiamata alla santità.
Beati i poveri in spirito
Luca Mazzinghi
Il discorso della montagna non è un elenco di precetti impossibili da vivere, vere e proprie utopie, tanto che la tradizione cristiana li considererà in gran parte “consigli”, validi solo per alcuni, per esempio i religiosi. È piuttosto, come aveva già intuito sant’Agostino, un progetto di vita cristiana da mettere in pratica, fondandolo sulla fede nelle promesse del Signore. Le Beatitudini, infatti, confermano quanto abbiamo detto: esse non sono precetti cui ubbidire, ma promesse, doni che il Signore fa a, coloro che si fidano di lui, doni che però divengono altrettanti impegni da vivere. Le Beatitudini non sono neppure un facile annuncio consolatorio che riguarderebbe soltanto un lontano aldilà; i poveri se ne stiano tranquilli su questa terra, che in paradiso saranno ricompensati! Questa sarebbe davvero la beffa più crudele giocata agli ultimi. Tale è il cuore delle Beatitudini: una promessa e un impegno. Una promessa: le Beatitudini sono un annunzio di gioia, dove il ritornello, “beati!”, sottolinea un drastico rovesciamento di situazione; le categorie di persone che noi consideriamo infelici e disgraziate sono, per opera di Dio, riempite di gioia. Un impegno: perché la miseria e l’infelicità non sono santificate in quanto tali; è beato, piuttosto, chi rovesciando i falsi valori umani mette al primo posto i valori del regno di Dio, schierandosi dalla parte del povero. La prima Beatitudine, infatti, è quella che dà il tono a tutte le altre. Molte persone interpretano la frase «beati i poveri in spirito» in una maniera davvero singolare: Matteo non parlerebbe dei poveri reali, piuttosto proclamerebbe beati coloro che, anche se ricchi, sanno vivere distaccati dai loro beni. Che bello! In questo modo siamo tutti giustificati se continuiamo a essere attaccati ai nostri conti in banca e a preoccuparci, prima di tutto, dei quattrini che guadagniamo. Una tale interpretazione, oltre che essere di comodo, è solo in parte vera. Matteo non intende proclamare beati i poveri perché poveri, e del resto una tale intenzione è del tutto estranea all’intero Nuovo Testamento. La condizione del povero è terribile e, come ben sappiamo, raramente porta con sé gioia e soddisfazione, anche se sorprendentemente la gioia dei poveri è più diffusa e più reale di quanto noi, ricchi e insoddisfatti, possiamo pensare. Resta il fatto che, per il Vangelo, la povertà è un male che deve essere tolto. Beato è invece chi in spirito, cioè dentro di sé, nel suo intimo, prende la decisione di vivere da povero, chi sceglie la via della povertà perché nessun altro sia più povero. Lo spirito della prima Beatitudine è dunque quello di cui parla Paolo in 2Cor 8,9: «Cristo Gesù, da ricco che era, si è fatto povero perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà». Felici dunque coloro che scelgono la povertà perché ogni povertà scompaia. Da questo punto di partenza nascono tutte le altre Beatitudini, fino all’ultima, che è la conseguenza della prima: beati voi quando vi perseguiteranno per causa mia, cioè quando la vostra scelta di povertà, mitezza, semplicità, misericordia, pace… troverà l’opposizione di chi vede in voi un ostacolo a vivere in modo egoistico la propria vita. Tutto questo mi sembra vitale, in relazione a un discorso sulla santità cristiana: la via della santità non può che passare attraverso la povertà, intesa come condivisione di se stessi e delle proprie cose con chi è povero davvero, intesa soprattutto come scelta radicale che nasce dalla fede nella promessa di Gesù, che ritma ogni beatitudine: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». La santità cristiana, in definitiva, è dunque, prima di tutto, una questione di fiducia.