NATALE – MESSA DELLA NOTTE – ANNO B

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Canto

 

Atto penitenziale

Signore Gesù, Dio con noi, Parola eterna del Padre nato oggi dalla vergine Maria: abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!

Cristo Signore, Emmanuele, luce vera per ogni uomo nato oggi nella notte del mondo: abbi pietà di noi.
Cristo, Pietà!

Signore Gesù, Dio potente, principe della pace, nato oggi in mezzo alle nostre guerre: abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!

 

Gloria

 

Colletta

Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.

O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

Introduzione alla Liturgia della Parola

È nato il Salvatore al compimento dei tempi. La «grande luce» appare al popolo che cammina nelle tenebre. «Un bambino è nato per noi. Ci è stato dato un figlio». La profezia di Isaia si realizza a Betlemme. Un angelo ripete l’annunzio della «grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato un salvatore, che è il Cristo signore». Dio si fa uomo perché l’uomo si apra a Dio, «diventi Dio», dicono i Padri. Dio ci manda il «principe della pace» perché seguiamo le sue vie di pace. Questo accade «oggi» a noi e a tutti «gli uomini, che egli ama».

Prima Lettura    Is 9,1-6

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.

Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato
che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.

Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

 

Salmo responsoriale  dal Salmo 95 (96)

Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Oggi è nato per noi il Salvatore.

 

Seconda Lettura    Tit 2,11-14

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

 

Canto al vangelo        (Lc 2,10-11)

Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.

VANGELO  Lc 2,1-14

Dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te, o Signore.

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».

E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore. Lode a te o Cristo.

 

La professione di fede

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.


Oggi
è nato per voi
un Salvatore,
che è
Cristo Signore

 

La nostra preghiera di oggi

Oggi è nato il Cristo, oggi è apparso il Salvatore, oggi sulla terra cantano gli angeli, oggi esulta l’umanità:
 Gloria in cielo, esulti la terra!

  • Signore questa notte l’annuncio dell’incarnazione illumina tutti i cuori:
    – fa’ che tutti gli uomini e le donne della terra siano raggiunti dalla buona notizia di un Dio che li ama.
  • Signore, in Gesù sei venuto nella carne a Betlemme perché possiamo incontrarti e vivere nella tua pace:
    – vinci le nostre paure, rendici capaci di costruire ponti di umanità, si realizzi la pace vera nei cuori e nelle nostre comunità.
  • Signore, in Gesù ti sei spogliato della tua divinità per assumere un corpo di uomo:
    – ogni uomo ritrovi in te la fiducia nonostante le proprie debolezze, e la speranza dopo ogni caduta.
  • Signore, in Gesù ti sei fatto povero per amore:
    – ciascuno di noi ti riconosca nei poveri e sia capace di una vita di comunione con tutte le creature.
  • Signore, in Gesù hai voluto consegnarti al mondo per mostrarci la misericordia del Padre:
    – la terra, vinta ogni divisione e discordia, canti il tuo perdono ed esulti di gioia.
  • Signore, in Gesù ti sei fatto nostro fratello. Ti affidiamo le nostre sorelle e i nostri fratelli della comunità di Ain-Arik, villaggio palestinese nei territori occupati:
    – non soffochino la speranza e rendici consapevoli che la pace è tuo dono ma anche nostro impegno, frutto della giustizia e del perdono reciproco.

(Intenzioni personali formulate nel silenzio)

(Tutti): Signore Dio, con la nascita di tuo Figlio tu sei venuto a salvare ogni creatura: concedi alla tua chiesa di diffondere fino alle estremità della terra la gioiosa notizia dell’incarnazione e ovunque si innalzerà per la grazia dello Spirito santo un canto di ringraziamento a tua lode, o Padre, benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

 

Canto all’offertorio

 

 

 

Santo

 

Agnello di Dio

 

Antifona alla comunione

Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola:

Oggi, nella città di Davide, è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,11)

 

Comunione

 

Canto finale

Per la preghiera a casa

Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: la nostra vocazione di figli di Dio (1Giovanni 5; Romani 8; Efesini 1).

Letture di domenica prossima, 1 Gennaio – Maria, madre di Dio e giornata della pace
Numeri 6, 22-27; Salmo 66 (67); Lettera ai Galati 4,4-7; Luca 2,16-21

L’uomo è un’infinita possibilità
(da «Dialogo tra cielo e terra» di David Maria Turoldo, pagg. 62-65)
L’umanità è rara. Cristo è un uomo! Cristo è l’archetipo umano: «Ecce, homo», ecco l’uomo. E questa è la scoperta del Natale: è apparsa questa umanità ed è in questa pienezza di umanità che si rivela la divinità.
Quindi tutta la storia del mondo si svolge intorno all’uomo. Per questo Dio non abbandona mai l’uomo. Perché è il segno della sua manifestazione; là dove riesce. Difatti il regno di Dio che presiede tutta la creazione non è che il regno dell’umanità realizzata: il regno della pace, cioè gli uomini composti nella pace; il regno dell’amore, cioè il regno degli uomini che si amano; il regno della libertà e della dignità.
Questa è la ragione per cui Dio crea, la ragione per cui s’incarna, la ragione per cui compie, svolge questa storia della salvezza. Difatti tutta la storia del mondo è: facciamo l’uomo, salviamo l’uomo, rendiamo felice l’uomo. E tutto Dio è impegnato in quest’opera di umanità. Non c’è un’azione di Dio che non sia volta all’umanità. Tutta la creazione termina alla comparsa dell’uomo; anzi, la creazione dell’uomo non è altro che il riassunto di tutta la creazione, per questo l’uomo è fatto dal fango della terra. Non è un disprezzo, è la creazione che arriva alla consapevolezza di sé. Tutta la creazione.
Tutta la rivelazione è per salvare l’uomo. Difatti, appena caduto, arriverà una donna, partorirà un figlio, e questi ingaggerà battaglie. Tutta la grazia di Dio è data per l’uomo. Non c’è nulla che Dio faccia per se stesso.
Lo stesso Spirito Santo è la difesa dell’uomo, è l’avvocato dell’uomo, è il consolatore dell’uomo, il conforto. Questo è il significato dello Spirito Santo, il Paraclito è colui che difende l’uomo.
Quindi tutto questo è il centro e perciò non dobbiamo meravigliarci. I pastori dicevano: andiamo a vedere cosa è successo. Sono andati a vedere e hanno scoperto un bambino; l’umanità che ricomincia da capo.
«Un bambino avvolto nelle fasce». Secondo la liturgia orientale la cuna è sempre paragonata alla bara e già, in questo bambino avvolto in fasce, la chiesa d’Oriente scopre colui che poi sarà avvolto nella Sindone. E difatti la passione di Cristo comincia con il Natale, comincia con la nascita.
Io ho una poesia dove dico: «Tu non avevi lacrime, / a noi era dato piangere, / forse questo ti ha sospinto tra noi?». È venuto a condividere il dolore dell’uomo, è venuto a condividere la condizione umana, ad assumere su se stesso il peccato del mondo, ad offrirsi perché l’uomo sia salvo. Tutta l’azione di Dio è questo! E così è per tutto il resto. I1 regno eterno è per la glorificazione dell’uomo. Sarebbe bene che noi pensassimo a queste cose perché, allora, si capisce il senso del Natale.
Per questo sono annunciati al mondo come una grande gioia. Eppure, stranamente, è una gioia drammatica, è una storia che non trova facilmente consensi. Nel prologo di san Giovanni abbiamo addirittura un conflitto: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… Egli era la luce, la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… La luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta», che in fondo è la vita come un bene in conflitto contro il male. È questo: il bene è sempre luminoso, il male è sempre tenebroso, sempre. E addirittura c’è un conflitto di luce e di tenebra, come il conflitto del giorno e della notte.
E poi, l’uomo che viene a prendere testimonianza di questa luce. La profezia che si avvera in Giovanni. «Questa luce veniva nel mondo, luce vera che illumina ogni uomo». Cosa vuol dire che illumina ogni uomo? Vuol dire che l’uomo scopre il senso della sua esistenza, scopre la dimensione infinita del suo essere, scopre le ragioni del suo operare e magari anche del suo soffrire, le ragioni della sua dignità, della sua grandezza. E la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo, altrimenti voi non sapete perché generate, non sapete perché concepite, non sapete perché vivete. È il Natale, la ricchezza e la pregnanza del Natale.

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