IMMACOLATA CONCEZIONE – ANNO B
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Canto
Accensione della candela
Mentre viene accesa la seconda delle quattro candele un lettore dice:
Come Maria, questa seconda candela
risplenda nel cammino dell’Avvento
come speranza delle attese dell’uomo a cui
Dio risponde nella sua amorosa provvidenza.
Signore, la luce di questa fiamma
ti dica la nostra speranza.
Tu prometti un mondo nuovo.
Fa’ germogliare presto, Signore,
la pace e la giustizia.
Andiamo con gioia incontro al Signore!
Atto penitenziale
Signore Gesù, Emmanuele, Salvatore potente: abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!
Cristo Signore, Figlio di Dio, nato da Maria: abbi pietà di noi.
Cristo, Pietà!
Signore Gesù, frutto della terra benedetta dallo Spirito: abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!
Gloria
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l’hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Introduzione alla Liturgia della Parola
Il brano di Vangelo di oggi inizia con un’indicazione di tempo che nel testo della liturgia viene omesso: “al sesto mese”. Infatti letterariamente questo brano è la seconda parte di un dittico di due annunciazioni da parte dell’angelo.
La prima a un uomo del sacro e delle istituzioni, il sacerdote Zaccaria, nel luogo e nel momento più sacri: l’offerta dell’incenso nel Santo dei Santi, il cuore del Tempio.
La seconda a una ragazza sconosciuta di un villaggio disprezzato, in un contesto domestico.
Il primo non crede all’annuncio mentre la seconda crede, nella logica evangelica che gli ultimi saranno i primi.
“Kecharitōménē”, cioè “colei che è stata favorita” sottinteso “dal Signore” è il titolo col quale Gabriele si rivolge a Maria e che fonda in qualche modo il dogma dell’Immacolata Concezione.
Il messaggio importante, per Maria, ma anche per noi, è che l’iniziativa viene sempre da Dio e precede ogni nostra risposta.
Prima Lettura Ge 3,9-15.20
Dal libro della Gènesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,
maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 97 (98)
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Seconda Lettura Ef 1,3-6.11-12
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione
spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati
di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo (Mc 11,9.10)
Alleluia, alleluia.
Rallégrati, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne. (Cf. Lc 1,28.42)
Alleluia, alleluia.Alleluia, alleluia.
VANGELO Lc 1,26-38
Dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
La nostra preghiera di oggi
Signore, in Maria hai guardato all’umiltà della tua serva, l’hai riempita del tuo amore, l’hai fatta dimora della tua presenza. Noi ti preghiamo con le sue stesse parole:
Si compia in noi la tua parola, Signore!
- Hai fatto della vergine di Nazaret, la figlia di Sion, l’immagine della tua chiesa:
– concedi a noi in questo tempo di avvento di professare Gesù quale Messia. - Hai voluto Maria quale nuova Eva, madre dei credenti perché ha creduto:
– ogni uomo confessi che nulla è impossibile a te. - Hai scelto Maria perché attraverso l’incarnazione del tuo Figlio si compia il disegno di salvezza:
– fa’ che tutti i giovani realizzino la loro vocazione al Vangelo. - Hai chiamato Maria ad accogliere la tua parola per divenire strumento di salvezza:
– dona ad ognuno di noi di vivere la tua parola e di essere strumento della tua pace. - Hai guardato all’umiltà della tua serva, l’hai riempita del tuo amore, l’hai fatta dimora della tua presenza:
– guarda a chi vive nella sofferenza, a chi è senza speranza, a chi si sente solo e abbandonato. - Hai fatto di Maria un segno di Speranza per tutti i nostri fratelli e sorelle defunti:
– fa’ che possiamo rallegrarci tutti nella comunione con te.
(Intenzioni personali formulate nel silenzio)
(Tutti): O Signore, che in Maria Immacolata hai fatto risplendere sul mondo l’aurora della salvezza, rendi feconda l’opera della Chiesa, perché tutti gli uomini, per tua misericordia, siano rigenerati a vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Canto all’offertorio
Prefazio
È bello ringraziarti Signore, Padre santo.
In Maria ci hai donato un segno sicuro di Speranza.
Lei, donna coraggiosa,
si è fidata della tua parola
e ha avuto la forza di affrontare
la paura del giudizio della gente
di fronte una maternità irregolare.
Lei, donna libera
ha preso l’iniziativa di visitare la cugina Elisabetta
per condividere con lei paure e sogni
e annunciare il Signore
che viene a visitare il suo popolo,
a rovesciare i potenti dai troni
ed innalzare gli umili.
Lei, donna forte
ha accompagnato il tuo Figlio fino sotto la croce,
e prendendo su di sé il dolore
di tutte le madri e le donne della terra,
ispira nelle donne la forza della dignità
e la non accettazione di ogni violenza.
Forti di questa Speranza e
rallegrati con la forza del tuo Spirito
insieme a Maria, piena di grazia
con tutti i santi del cielo
cantiamo a te la lode riconoscente:
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola:
Grandi cose di te si cantano, o Maria: da te è nato il sole di giustizia, Cristo, nostro Dio.
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia (Romani 5,12-21); Maria immagine della chiesa amata da Dio (Salmo 44; il Cantico dei Cantici; Osea 2-3).
«Mi chiameranno beata»
Giancarlo Bruni
A partire dalla Pasqua e illuminata dallo Spirito la comunità primitiva non si è limitata a rivisitare con consapevolezza nuova il passato del suo Messia e Signore passando dalla resurrezione alla passione, dalla passione all’attività pubblica, e da questa alla nascita nella storia concludendo il ciclo contemplativo con l’affermazione della preesistenza del Verbo; essa ha altresì trovato il tempo di riflettere su colei che il Signore le aveva dato come cosa sacra da custodirsi, la Vergine Madre che la Chiesa in Giovanni prese con sé.
E finì per scoprirne e svelarne il segreto profondo, l’intima verità. In lei il progetto di Dio su Israele e l’umanità si compie: con il suo “si” è la ricapitolazione del popolo dell’ascolto teso alla generazione del Messia; con la sua pienezza di grazia è il simbolo riuscito della figlia di Sion, è l’Israele preconizzato dal cuore nuovo posseduto dallo Spirito, è la sposa senza macchia del Cantico, è la nuova creazione di Isaia, è la sposa illibata al Sinai.
Uno sposalizio il cui frutto supera ogni aspettativa, il Figlio stesso di Dio. La successiva riflessione cristiana, quella del versante cattolico, sul fondamento di questi dati biblici è giunta a riconoscere che l’amore libero, sovrano, gratuito, redentivo e santificante di Dio è stato tale da rendere Maria sin dal principio del suo esistere la Tuttasanta in vista dell’ospitalità da offrire al Tuttosanto.
Come da una terra incontaminata era nato il primo uomo, Adam, così da una terra immacolata è nato il secondo Adam, Gesù Cristo Signore il primogenito della nuova creazione. Nulla è impossibile a Dio, a colui che ha preparato una degna dimora al Figlio, evento prefigurato nella preparazione di una terra ordinata ad Adam e santa ad Israele, il figlio dal cuore purificato in vista del dono della Legge. Celebrando la festività della Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, la chiesa pertanto contempla in lei non solo il compimento escatologico delle antiche preparazioni, ma la creazione ricondotta alle sue origini, alla sua originaria innocenza trovando in essa adempimento il processo di purificazione dell’Israele amato; una catarsi in vista dell’accoglienza di un figlio che nasce alla compagnia umana perché ogni creatura diventi per mezzo suo come la Vergine madre, donna che mentre riassume e personalizza il passato diventa inizio e profezia del nuovo che sta per nascere, la vocazione universale al divenire santi e immacolati nell’amore. Quell’amore che si è riversato su Maria costituendola fin dal suo inizio santa e immacolata al suo cospetto, dimora degna del Figlio, è il medesimo che si diffonde in sovrabbondanza su ogni uomo peccatore perché nell’accoglienza della Parola e mediante il battesimo diventi lui stesso figlio santo e immacolato al pari della Vergine Madre immagine della chiesa, figura di ciò che accade in ogni creatura che si apre allo Spirito del Padre nel Figlio suo Gesù Cristo.
(«Mi chiameranno beata», ed. Qiqaion, pagg. 61-62)