1ª DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C – DOMENICA DELLA PACE
Ricordati di mettere il cellulare in modalità “aereo” per non disturbare e non essere disturbato.
Canto
Accensione della candela
Come segno di questa prima domenica di Avvento viene accesa la prima delle quattro candele dell’altare mentre un lettore dice:
Questa prima candela, Signore,
è la luce della speranza,
è come la prima luce che si accende
appena cala il buio della sera.
Parla di noi, della nostra attesa:
noi ti attendiamo, Signore Gesù.
Nel cuore della stagione fredda
questa prima fiamma
afferma la nostra speranza.
C’è una luce che vince
qualsiasi oscurità!
C’è un amore che disarma
qualsiasi egoismo!
C’è una vita che resiste
a qualsiasi morte!
Che questa luce
tenga desti i nostri cuori!
Atto penitenziale
Signore, Luce delle genti, perdonaci perché tu hai annunciato la tua venuta e noi non ti abbiamo atteso, abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!
Cristo, Signore della storia, perdonaci perché spesso non alziamo il capo per riconoscerti presente, abbi pietà di noi.
Cristo, Pietà!
Signore, Germoglio di giustizia, perdonaci per tutte le volte che le nostre azioni hanno creato sofferenza e ingiustizia, abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
Padre santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell’umanità oppressa dal male e apri i nostri cuori alla speranza, perché attendiamo vigilanti la venuta gloriosa di Cristo, giudice e salvatore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Introduzione alla Liturgia della Parola
Con questa domenica è iniziato il tempo dell’Avvento, nel quale celebriamo le tre dimensioni della venuta del Signore:
• storica, facciamo memoria della venuta del Signore a Betlemme durante il regno di Erode;
• escatologica, attendiamo la venuta definitiva del Signore che darà compimento e pienezza alla nostra storia;
• attuale, riconosciamo che il Signore si fa continuamente presente nella nostra vita tutte le volte che ci raduniamo, nelle persone in stato di necessità, nell’ascolto della sua Parola, nei segni dei tempi ecc.
Inizia un nuovo anno liturgico nel quale leggiamo il Vangelo di Luca, il brano di oggi usa un linguaggio apocalittico che fa riferimento al futuro per spiegare il tempo presente. Mentre l’attesa di tutti è per la manifestazione del Figlio di Dio o del Figlio di Davide – figure che evocano il potere della forza – Gesù annuncia la sua venuta come “figlio dell’uomo”, un’immagine del Libro di Daniele che indica il Messia servo e pacifico.
Prima Lettura Ger 33,14-16
Dal libro del profeta Geremìa
Ecco, verranno giorni – oràcolo del Signore – nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda.
In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.
In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 24 (25)
A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.
Seconda Lettura 1Ts 3,12-4,2
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –,possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo (Sal 84,8)
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Lc 21,25-28.34-36
Dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Alzatevi e levate il capo,
la vostra liberazione è vicina
La nostra preghiera di oggi
Fratelli e sorelle, presentiamo al Padre le angustie, i timori, i dubbi per le sorti della nostra storia con il cuore colmo di speranza e di attesa vigilante.
- Tu sei Padre fedele:
– risveglia nella Chiesa la fedeltà a te e all’umanità. - Tu sei Padre di misericordia:
– dona successo agli sforzi di coloro che operano per la riconciliazione e la pace. - Tu sei Padre di salvezza:
– fa’ che possiamo levare i nostri volti ed incontrare lo sguardo di chi soffre. - Tu sei Padre d’amore:
– ravviva la nostra preghiera che ci conforma e ci conferma come tuoi figli. - Tu sei Padre di speranza:
– apri i nostri occhi sui segni del tuo Regno che viene, per ritrovare il gusto di donarci per un mondo più giusto e più fraterno. - Tu sei Padre dei viventi: insieme con Giuseppina, Piero, Enzo e con tutti i nostri fratelli e sorelle defunti
– donaci la speranza di ritrovarci nella Gerusalemme celeste.
(Intenzioni personali formulate nel silenzio)
(Tutti): Sei tu, o Padre, che in Cristo hai percorso le nostre strade lasciandoci le orme della tua presenza e il cammino che conduce a te: sii benedetto per l’opera del tuo Spirito che ci sorprende ogni giorno con le tue meraviglie, ora e nei secoli dei secoli. Amen.
Canto all’offertorio
Prefazio
Padre santo,
che mantieni nei secoli le tue promesse,
mossi e guidati dalle parole del tuo Figlio,
siamo riuniti attorno al tuo altare
per lodare il tuo amore
che invita l’umanità oppressa dal male
a rialzare il capo
e riconoscere nel Cristo
il tuo grande dono di amore.
Con le sue parole e i suoi gesti
riapre i nostri cuori alla speranza,
per camminare,
in questo avvento,
e nel prossimo Giubileo dell’anno santo,
guidati da questa virtù,
che, unita alla fede e alla carità,
ci rende sempre più tuoi figli
e ci fa vivere il Vangelo del Cristo
anche in questo tempo ricco di sfide,
certi che non abbandoni l’umanità intera
redenta dal tuo Figlio.
In attesa di incontrare il Figlio dell’uomo,
sostenuti dall’assemblea che già contempla il suo volto,
con la Chiesa in cammino verso la salvezza
cantiamo con gioia la tua lode:
Santo
Agnello di Dio
Antifona alla comunione
Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola:
Vegliate e pregate in ogni momento, per essere degni di comparire davanti al Figlio dell’uomo. (Cf. Lc 21,36)
Comunione
Canto finale
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: i testi sul giudizio di Dio (Isaia 65; Ezechiele 38-39; 2Tessalonicesi 2,1-12) e sulla vigilanza (Matteo 24,36-25,18; Luca 12,35-48; 2Pietro 3)
Le letture di Domenica prossima, seconda di Avvento – anno C
Baruc 5,1-9; Salmo 125; Lettera ai Filippesi 1,4-6.8-11; Luca 3,1-6
La vostra liberazione è vicina
Per la prima domenica d’avvento la liturgia ci presenta il vangelo di Luca, l’ultimo importante discorso di Gesù. È il capitolo 21 dal versetto 25 al 36 con qualche interruzione che non si capisce il perché. Gesù risponde alla domanda che gli hanno fatto i discepoli quando lui ha annunziato la fine del tempio di Gerusalemme. Perché Gesù ha annunziato questo? Perché un’istituzione religiosa che anziché prendersi cura dei poveri, degli emarginati si fa mantenere da questi e quindi anziché comunicare vita toglie vita non c’ha diritto di esistere.
Di fronte a questo annuncio i discepoli gli chiedono Quali saranno i segni che tutto questo sta per avvenire? Ed ecco il discorso di Gesù Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti. Gesù prende una citazione del profeta Gioele, con la quale si annunziava l’arrivo del giorno del Signore, quindi è un linguaggio non reale, ma profetico, indica una cosa buona, positiva, l’arrivo del giorno del Signore. Ma perché Gesù dice mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra? Perché quello che sembrava eterno, questi imperi, quello che sembrava stabile e duraturo, quello che sembrava vero, quello che sembrava sacro all’improvviso non lo è più. Lo stesso Sant’Agostino quando vedrà ormai scricchiolare l’impero romano penserà che era arrivata alla fine del mondo perché era inimmaginabile pensare il mondo senza la struttura dell’impero romano. Ebbene Gesù annunzia, e questo è di incoraggiamento per la comunità cristiana, che tutte queste potenze, questi giganti hanno tutti quanti i piedi di argilla e prima o poi crolleranno.
Ed ecco infatti l’annunzio positivo di Gesù le potenze dei cieli che cosa sono queste potenze dei cieli? Nei cieli significa avere la condizione divina ed il cielo è il luogo di Dio. Ebbene ci sono degli intrusi, ci sono delle realtà, delle istituzioni che pretendono avere la condizione divina. San Paolo nella lettera ai Colossesi indicherà queste potenze con il nome di “troni, dominazioni, principati, potestà”, tutti in relazione con il potere. Quindi ci sono questi intrusi nei cieli, infatti saranno sconvolte. È quello che in altri termini scrive Giovanni nel suo prologo “la luce splende nelle tenebre”. Con l’annunzio del messaggio di Gesù tutte le false divinità riveleranno quello che sono, appunto falsità, e cominceranno a cadere.
Allora queste potenze, questi che si sono arrogati la condizione divina cominceranno ad essere sconvolte e allora vedranno, Gesù non dice “vedrete”, non è una catastrofe che riguarda l’umanità, ma una catastrofe che riguarda ogni sistema di potere che sfrutta l’uomo per la propria convenienza. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza, ecco mentre le potenze dei cieli vengono sconvolte si vede la potenza del Figlio dell’uomo che non è la potenza del dominio, ma la potenza dell’amore che si fa generosità e servizio.
E Gesù, ecco la buona notizia, quando cominceranno ad accadere queste cose risollevatevi e alzate il capo, cioè riacquistate la vostra dignità, perché la vostra liberazione è vicina. Quindi non è un annuncio che mette paura, ma un annuncio d’incoraggiamento: non c’è struttura del potere che prima o poi non sia destinata a crollare. Poi qui incomprensibilmente i liturgisti tagliano dei versetti che sono importanti, in particolare quando Gesù dice “così anche voi quando vedrete accadere queste cose sappiate che il regno di Dio è vicino”, perché? La distruzione di Gerusalemme del suo tempio permetterà finalmente l’ingresso anche dei pagani nel regno di Dio, quindi è un evento positivo. E l’assicurazione di Gesù, il cielo e la terra passeranno, cioè tutto passerà, ma le mie parole non passeranno. Quindi Gesù garantisce alla comunità che la forza del vangelo sarà più forte di qualunque potenza di dominio.
Però Gesù mette in guardia, dice state attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscono in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. Il richiamo è alla parabola dei quattro terreni dove per la convenienza, per l’interesse si rende sterile il messaggio di Gesù. Allora Gesù li mette in guardia i discepoli perché se i discepoli si sono integrati in una società ingiusta, quella che deve scomparire, correranno la stessa sorte. Ed ecco allora Gesù che dice che questo giorno non vi piombi addosso all’improvviso come un laccio. Infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Quindi Gesù dice alla comunità: state svegli, state attenti, non vi conformate alla mentalità di questo mondo che è la mentalità basata sull’egoismo, sull’interesse, sulla provenienza, altrimenti come sono destinate a scomparire tutte queste potenze, così rischiate voi di fare la stessa fine. Ecco allora l’invito di Gesù vegliate, cioè stati svegli, in ogni momento pregando perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e comparire davanti al Figlio dell’uomo, letteralmente stare di fronte e stare in piedi al Figlio dell’uomo. Allora questo messaggio è un messaggio di grande incoraggiamento per la comunità: la comunità che è fedele al vangelo sarà veramente la luce che splende nelle tenebre e farà sì che le tenebre che soffocano l’umanità poco a poco si dissipino.
p. Alberto Maggi OSM