33ª DOMENICA T.O. – ANNO B – GIORNATA DEL POVERO
Ricordati di mettere il cellulare in modalità “aereo” per non disturbare e non essere disturbato.
Canto
Dall’aurora io cerco te
Fino al tramonto ti chiamo
Ha sete solo di te
L’anima mia come terra deserta (2)
Non mi fermerò un solo istante
Sempre canterò la Tua lode
Perché sei il mio Dio, il mio riparo
Mi proteggerai all’ombra delle Tue ali
Dall’aurora io cerco te
Fino al tramonto ti chiamo
Ha sete solo di te
L’anima mia come terra deserta (2)
Atto penitenziale
Signore, se l’ascolto della tua Parola non fa crescere la nostra fede nell’amore del Padre: abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!
Cristo, se la preghiera umile e fiduciosa non ravviva la nostra speranza nella tua salvezza: abbi pietà di noi.
Cristo, Pietà!
Signore, se l’amore per te non ci rende più operosi nella carità, capaci di rispondere alle attese dei nostri fratelli: abbi pietà di noi.
Signore, Pietà!
Gloria
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Ed in terra pace agli uomini di buona volontà
Noi ti lodiamo, ti benediciamo!
Ti rendiamo grazie per la Tua immensa gloria!
Signore del Cielo, Dio Padre onnipotente!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Signore Figlio alla destra del Padre
Togli i peccati del mondo abbi pietà di noi
Accogli la nostra supplica Agnello di Dio
Noi ti adoriamo, noi ti glorifichiamo
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Perché Tu solo il santo, Tu solamente il Signore
Tu solo l’altissimo Gesù Cristo
Nella gloria di Dio padre con il santo spirito
Figlio unigenito, Signore Gesù Cristo
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, Gloria, in excelsis Deo!In excelsis Deo!
Colletta
Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.
O Dio, che farai risplendere i giusti come stelle nel cielo, accresci in noi la fede, ravviva la speranza e rendici operosi nella carità, mentre attendiamo la gloriosa manifestazione del tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Introduzione alla Liturgia della Parola
Il brano di vangelo di oggi è la descrizione poetica di quello che il papa chiama “cambiamento d’epoca”: UN mondo (non IL mondo!) finisce e in questo passaggio si manifesta l’azione di Dio.
Nel linguaggio apocalittico, al quale si rifà questo brano, le tribolazioni non sono qualcosa che ci attende, che il Signore prepara per noi, ma sono le tribolazioni che già stiamo vivendo, di fronte a una realtà in cambiamento che non sappiamo più leggere e interpretare e quindi ci sconcerta.
L’azione del Signore è “ricreare” a partire dalle macerie del vecchio, un mondo nuovo, che faccia avanzare il regno di Dio sulla terra. E lo fa prima che passi questa generazione.
È evidente l’attualità di questo brano e il messaggio di speranza che porta in sé.
Prima Lettura Dn 12,1-3
Dal libro del profeta Daniele
In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplen
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Salmo responsoriale dal Salmo 15 (16)
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Seconda Lettura Eb 10,11-14.18
Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al vangelo (Lc 21,36)
Alleluia, alleluia.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia, alleluia.
VANGELO Mc 13,24-32
Dal Vangelo secondo Marco
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Parola del Signore. Lode a te o Cristo.
La professione di fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito, Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero; generato, non creato: della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. (si china il capo) Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo; e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi, sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. E aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Il cielo e la terra
passeranno,
ma le mie parole
non passeranno
La nostra preghiera di oggi
Rendiamo grazie al Padre che in Cristo ha redento tutto: la nostra morte e la nostra vita; nell’attesa del ritorno glorioso del Signore invochiamolo:
- Vieni Signore in mezzo alla tua Chiesa
– e donale la potenza della misericordia e la gloria della croce di salvezza. - Vieni Signore incontro alle nostre paure
– e vinci con il tuo amore le nostre chiusure. - Vieni Signore su chi ha progetti di guerra e di morte
– e sconvolgi la prepotenza con la tua Parola che non tramonta. - Vieni Signore e ispira le scelte dei tuoi discepoli,
– siano attenti ai segni dei tempi, nella fedeltà a te e all’umanità. - Vieni Signore su di noi, che dal Battesimo abbiamo i nostri nomi scritti sul tuo libro di vita,
– conferma i tuoi doni e radunaci in un cuor solo e in un’anima sola. - Vieni Signore e, nel ricordo di Giampaolo e tutti i nostri fratelli e sorelle defunti, donaci la speranza nella salvezza per tutti,
– rendici certi che la tua misericordia ci riunirà nel Regno dei cieli.
(Intenzioni personali formulate nel silenzio)
(Tutti): O Padre, il tuo Figlio ha vissuto con lo sguardo fisso su di te per trovare ispirazione, forza e consolazione e compiere in obbedienza la tua volontà e la sua missione: concedi anche a noi la stessa tensione filiale e amorosa, nell’attesa del tuo giorno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Canto all’offertorio
Mille e mille grani nelle spighe d’ oro
Mandano fragranza e danno gioia al cuore,
quando macinati, fanno un pane solo:
pane quotidiano, dono Tuo, Signore.
Ecco il pane e il vino, segni del Tuo amore,
Ecco questa offerta, accoglila, Signore:
Tu di mille e mille cuori fai un cuore solo,
un corpo solo in te
e il figlio Tuo verrà, vivrà
ancora in mezzo a noi.
Mille grappoli maturi sotto il sole,
festa della terra, donano vigore,
quando da ogni perla stilla il vino nuovo:
vino della gioia, dona Tuo, Signore.
Ecco il pane e il vino, segni del Tuo amore,
Ecco questa offerta, accoglila, Signore:
Tu di mille e mille cuori fai un cuore solo,
un corpo solo in te
e il figlio Tuo verrà, vivrà
ancora in mezzo a noi. (2)
Prefazio
Padre misericordioso,
che farai risplendere i giusti come stelle nel cielo,
a te innalziamo il nostro canto di lode,
riuniti dal tuo Figlio a celebrare la sua vittoria
sul peccato e sulla morte,
per diventare pure noi
riflesso vivo della tua gloria.
Vogliamo lodarti per il grande progetto
della salvezza, in cui desideri
che ogni uomo e donna
possa riconoscere il tuo amore.
Per manifestarlo pienamente
hai mandato il tuo Cristo,
che si è presentato come Figlio dell’uomo,
a servizio dei suoi fratelli:
egli anima la fede dei credenti,
rende vivace la nostra speranza,
educa alla carità affinché
sia segno del tuo amore senza confini.
Rincuorati e spronati dalle sue parole,
ci uniamo all’immenso coro dei santi
per cantare con il creato la tua lode:
Santo
Santo, Santo, Santo, Santo
Santo, santo, Santo, Santo
Santo è il Signore Dio dell’universo
i cieli e la terra sono pieni della gloria
Osanna, Osanna, Osanna nell’alto dei Cieli
Osanna, Osanna, Osanna nell’alto dei Cieli
Benedetto è, colui che viene nel nome del Signore
Osanna, Osanna, Osanna Nell’alto dei Cieli
Osanna, Osanna, Osanna Nell’alto dei Cieli
Osanna, Osanna, Osanna!
Osanna Nell’alto dei Cieli!
Agnello di Dio
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, Abbi pietà di noi!
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, Abbi pietà di noi!
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, Dona a noi la pace,
Dona a noi la pace!
Antifona alla comunione
Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola:
Il Figlio dell’uomo manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai confini della terra. (Cf. Mc 13,27)
Comunione
Ho incontrato te, Gesù,
e ogni cosa in me è cambiata,
Tutta la mia vita ora ti appartiene
Tutto il mio passato io lo affido a te,
Gesù, Re di gloria, mio Signor.
Tutto in te riposa,
la mia mente, il mio cuore,
trovo pace in te Signor Tu mi dai la gioia.
Voglio stare insieme a te, non lasciarti mai,
Gesù, Re di gloria, mio Signor.
Dal Tuo amore chi mi separerà,
sulla croce hai dato la vita per me.
Una corona di gloria mi darai
quando un giorno ti vedrò.
Tutto in te riposa,
la mia mente, il mio cuore,
trovo pace in te, Signor,
Tu mi dai la gioia vera.
Voglio stare insieme a te,
non lasciarti mai Gesù,
Re di gloria, mio Signor.
Dal Tuo amore chi mi separerà,
sulla croce hai dato la vita per me.
Una corona di gloria mi darai
quando un giorno ti vedrò.
Dal Tuo amore chi mi separerà,
sulla croce hai dato la vita per me.
Una corona di gloria mi darai
quando un giorno ti vedrò.
Io ti aspetto, mio Signor,
Io ti aspetto, mio Signor,
io ti aspetto, mio Re!
Canto finale
In un mondo di maschere, dove sembra impossibile
Riuscire a sconfiggere, Tutto ciò che annienta l’uomo
Il potere la falsità, La violenza e l’avidità
Sono mostri da abbattere, Noi però non siamo soli
Canta con noi, batti le mani
Alzale in alto, muovile al ritmo del canto
Stringi la mano del Tuo vicino
E scoprirai che è meno duro il cammino così (2)
Per la preghiera a casa
Orientamenti per la preghiera
Leggere nella bibbia: i testi sul giorno del Signore (Ezechiele 37,1-14; 38–39) e l’immagine della mietitura come giudizio misericordioso di Dio (Matteo 13,36-43; Apocalisse 14,14-20); la necessità di essere pronti (1Tessalonicesi 4,13-5,26; 2Pietro 3).
Le letture di Domenica prossima, XXXIV del tempo ordinario, Cristo Re dell’universo – anno B
Daniele 7,13-14; Salmo 92; Apocalisse 1,5-8; Giovanni 18,33-3
Il dovere di sperare per tutti
Se le minacce di giudizio e le immagini spaventose delle pene comminate ai peccatori che troviamo nella Scrittura e nella tradizione, hanno un senso, sicuramente hanno per prima cosa il segno di mettermi davanti agli occhi la grave responsabilità, che si accompagna alla mia libertà. Ma la Scrittura e la tradizione mi costringono pure a ritenere, in forza di queste minacce di giudizio, che anche solo un altro, oltre a me stesso, è caduto nell’inferno o vi è destinato? A me pare che, proprio al contrario si possa anzitutto sostenere la tesi seguente: chi pensa che, oltre a se stesso, anche solo un altro possa andare eternamente perduto, non può più amare senza riserve…. Già il minimo pensiero occulto di un inferno definitivo per altri induce erroneamente, nei momenti in cui la solidarietà umana diventa particolarmente difficile, ad abbandonare l’altro a se stesso.
Invece bisognerebbe decidersi «realmente senza riserve a riconoscere a ogni uomo tutto il suo valore e a cercare in questa affermazione dell’altro la propria gioia definitiva. In questa visuale il “paradiso per tutti” non equivale allora ad un invito a poltrire nell’impegno morale, bensì è l’esigenza più grave e inimmaginabile posta a tutti: l’esigenza di decidersi in favore di una pazienza, che per principio non viene mai meno ed è pronta ad aspettare infinitamente a lungo l’altro….».
Hermann-Josef Lauter si domanda con angoscia: «Tutti si lasceranno realmente riconciliare? A tale domanda nessuna teologia o profezia può rispondere. Ma l’amore spera tutto (1Cor 13,7). Esso non può far a meno di sperare la riconciliazione di tutti gli uomini in Cristo. Sotto il profilo cristiano tale speranza illuminata non solo è permessa, bensì doverosa».
Hans-Urs von Balthasar, «Breve Discorso sull’Inferno»
– – –
Tutti, un giorno, abbiamo conosciuto una specie di fine del mondo: la guerra, la morte di una persona cara, un’improvvisa malattia, lo scontro con una società dura e a volte così poco umana… Sappiamo che è stato necessario ricominciare a vivere e a credere nell’estate guardando spuntare l’umile foglia del fico. A volte abbiamo reinventato il mondo come se si potesse attingere luce e forza dal futuro. Gesù non sapeva tutto. Era abbagliato dal sole di Dio, attraverso la caligine dei giorni minacciosi che venivano verso di lui. Diceva ai suoi amici il segreto nascosto nella precarietà del presente. Sta qui il messaggio luminoso delle parole apocalittiche di Gesù: oggi, qui, attraverso i successi e i fallimenti della vita, bisogna vivere la primavera di Dio. Ostinatamente.
(G. Bessière)