MARIA MADRE DI DIO – ANNO A

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Canto


Atto penitenziale

Signore Gesù,
il tuo nome è nostra salvezza,
ma noi cerchiamo di salvarci da soli:
abbi pietà di noi.
Signore, pietà!

Cristo Signore,
la tua carne è nostra benedizione,
ma noi non riconosciamo i tuoi doni:
abbi pietà di noi.
Cristo, pietà!

Signore Gesù,
la tua pace è nostra speranza,
ma noi spesso siamo causa di odio e divisione:
abbi pietà di noi.
Signore, pietà!

Gloria

 

Colletta

Preghiamo.
Ciascuno formula in silenzio la propria intenzione di preghiera.

O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita, Gesù Cristo, tuo Figlio. Egli è Dio, e vive regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

Prima Lettura    Nm 6,22-27

Dal libro dei Numeri
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

 

Salmo responsoriale  dal Salmo 66 (67)

Rit. Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Rit.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Rit.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Rit.

 

Seconda Lettura    Gal 4,4-7

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

 

Canto al vangelo         Cf Ebr 1,1-2

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia, alleluia.

VANGELO  Lc 2,16-21

Dal Vangelo secondo Luca
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo.

 

La professione di fede

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la Comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

 

Trovarono Maria
e Giuseppe
e il bambino,
adagiato
nella mangiatoia

 

 

La nostra preghiera di oggi

Fratelli e sorelle, nel Nome di Gesù, il Figlio benedetto della Vergine Maria, invochiamo la benedizione del Signore nostro Dio.

  • Benedici, Signore, la nostra umanità:
    – converti l’ottusità e la durezza dei cuori di chi si ostina ancora in pensieri di violenza e di guerra e dona a noi la capacità di vincere il male col bene e percorrere così la strada che porta alla pace.
  • Benedici, Signore, coloro che esercitano funzioni di governo e di giustizia:
    – siano servitori del bene comune e operatori di pace, e i popoli conosceranno la fraternità universale.
  • Benedici, Signore, tutti i cristiani:
    – ti riconoscano come Padre, invochino il Nome santo di Gesù, il Signore, e vivano nella libertà dei figli di Dio.
  • Benedici, Signore, chi piange e soffre:
    – non fargli mancare la tua consolazione, la nostra attenzione e la solidarietà concreta.
  • Benedici, Signore, la nostra assemblea:
    – non permettere che la tristezza e l’angoscia soffochino in noi l’amore e rinnova la speranza che insieme a Carla, Ettore, Anna Felicia e a tutte le nostre sorelle e i nostri fratelli defunti risorgeremo a vita nuova.

(Tutti): Aiutaci, o Dio, a vivere sempre il Natale del tuo Figlio: nell’attesa della preghiera, nell’impegno per il tuo Regno e nella fraternità con tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Canto all’offertorio

Santo

Agnello di Dio

 

Antifona alla comunione

Prima di accostarci al Pane Eucaristico, facciamo memoria del Pane della Parola che abbiamo ricevuto dicendo insieme:

Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. (Lc 2,19)

 

Comunione

Preghiera per la pace

Recitiamo insieme la Preghiera per la Pace di papa Paolo VI.

Signore, Dio di pace,
che hai creato gli uomini,
oggetto della tua benevolenza,
per essere i familiari della tua gloria,
noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
perché ci hai inviato Gesù, tuo Figlio amatissimo.

Hai fatto di lui, nel mistero della sua Pasqua,
l’artefice di ogni salvezza,
la sorgente di ogni pace
il legame di ogni fraternità.

Noi ti rendiamo grazie per i desideri, gli sforzi,
le realizzazioni che il tuo Spirito di pace
ha suscitato nel nostro tempo,
per sostituire l’odio con l’amore,
la diffidenza con la comprensione,
l’indifferenza con la solidarietà.

Apri ancor più i nostri spiriti ed i nostri cuori
alle esigenze concrete dell’amore
di tutti i nostri fratelli,
affinché possiamo essere sempre più
dei costruttori di pace.

Ricordati, Padre di misericordia,
di tutti quelli che sono in pena,
soffrono e muoiono
nel parto di un mondo più fraterno.

Che per gli uomini di ogni etnia e di ogni lingua
venga il tuo regno di giustizia,
di pace e d’amore.

E che la terra sia ripiena della tua gloria!
Amen.

Canto finale

Per la preghiera a casa

Orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: la nostra vocazione di figli di Dio (1Giovanni 5; Romani 8; Efesini 1).

Letture di domenica prossima, 1 Gennaio – Maria, madre di Dio e giornata della pace
Numeri 6, 22-27; Salmo 66 (67); Lettera ai Galati 4,4-7; Luca 2,16-21

L’uomo è un’infinita possibilità
(da «Dialogo tra cielo e terra» di David Maria Turoldo, pagg. 62-65)
L’umanità è rara. Cristo è un uomo! Cristo è l’archetipo umano: «Ecce, homo», ecco l’uomo. E questa è la scoperta del Natale: è apparsa questa umanità ed è in questa pienezza di umanità che si rivela la divinità.
Quindi tutta la storia del mondo si svolge intorno all’uomo. Per questo Dio non abbandona mai l’uomo. Perché è il segno della sua manifestazione; là dove riesce. Difatti il regno di Dio che presiede tutta la creazione non è che il regno dell’umanità realizzata: il regno della pace, cioè gli uomini composti nella pace; il regno dell’amore, cioè il regno degli uomini che si amano; il regno della libertà e della dignità.
Questa è la ragione per cui Dio crea, la ragione per cui s’incarna, la ragione per cui compie, svolge questa storia della salvezza. Difatti tutta la storia del mondo è: facciamo l’uomo, salviamo l’uomo, rendiamo felice l’uomo. E tutto Dio è impegnato in quest’opera di umanità. Non c’è un’azione di Dio che non sia volta all’umanità. Tutta la creazione termina alla comparsa dell’uomo; anzi, la creazione dell’uomo non è altro che il riassunto di tutta la creazione, per questo l’uomo è fatto dal fango della terra. Non è un disprezzo, è la creazione che arriva alla consapevolezza di sé. Tutta la creazione.
Tutta la rivelazione è per salvare l’uomo. Difatti, appena caduto, arriverà una donna, partorirà un figlio, e questi ingaggerà battaglie. Tutta la grazia di Dio è data per l’uomo. Non c’è nulla che Dio faccia per se stesso.
Lo stesso Spirito Santo è la difesa dell’uomo, è l’avvocato dell’uomo, è il consolatore dell’uomo, il conforto. Questo è il significato dello Spirito Santo, il Paraclito è colui che difende l’uomo.
Quindi tutto questo è il centro e perciò non dobbiamo meravigliarci. I pastori dicevano: andiamo a vedere cosa è successo. Sono andati a vedere e hanno scoperto un bambino; l’umanità che ricomincia da capo.
«Un bambino avvolto nelle fasce». Secondo la liturgia orientale la cuna è sempre paragonata alla bara e già, in questo bambino avvolto in fasce, la chiesa d’Oriente scopre colui che poi sarà avvolto nella Sindone. E difatti la passione di Cristo comincia con il Natale, comincia con la nascita.
Io ho una poesia dove dico: «Tu non avevi lacrime, / a noi era dato piangere, / forse questo ti ha sospinto tra noi?». È venuto a condividere il dolore dell’uomo, è venuto a condividere la condizione umana, ad assumere su se stesso il peccato del mondo, ad offrirsi perché l’uomo sia salvo. Tutta l’azione di Dio è questo! E così è per tutto il resto. I1 regno eterno è per la glorificazione dell’uomo. Sarebbe bene che noi pensassimo a queste cose perché, allora, si capisce il senso del Natale.
Per questo sono annunciati al mondo come una grande gioia. Eppure, stranamente, è una gioia drammatica, è una storia che non trova facilmente consensi. Nel prologo di san Giovanni abbiamo addirittura un conflitto: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… Egli era la luce, la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo… La luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta», che in fondo è la vita come un bene in conflitto contro il male. È questo: il bene è sempre luminoso, il male è sempre tenebroso, sempre. E addirittura c’è un conflitto di luce e di tenebra, come il conflitto del giorno e della notte.
E poi, l’uomo che viene a prendere testimonianza di questa luce. La profezia che si avvera in Giovanni. «Questa luce veniva nel mondo, luce vera che illumina ogni uomo». Cosa vuol dire che illumina ogni uomo? Vuol dire che l’uomo scopre il senso della sua esistenza, scopre la dimensione infinita del suo essere, scopre le ragioni del suo operare e magari anche del suo soffrire, le ragioni della sua dignità, della sua grandezza. E la luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo, altrimenti voi non sapete perché generate, non sapete perché concepite, non sapete perché vivete. È il Natale, la ricchezza e la pregnanza del Natale.